Assolto perché il fatto non sussiste. Per l’oste dell’Osteria al Ponte di Borgo Prà a Belluno la vicenda giudiziaria legata alle scritte infamanti rivolte ad una residente della frazione si è conclusa con la piena assoluzione.
L’ultimo capitolo della vicenda iniziata nel 2016 si è consumato martedì mattina nell’aula del Giudice di Pace di Belluno. Ore e ore di discussione piena che si sono concluse con la decisione del giudice di scagionare dall’accusa di diffamazione l’esercente imputato noto in città per il suo locale .
” ……Ringrazio il mio avvocato e i suoi collaboratori per aver creduto in me – commenta l’uomo – c’era la possibilità di altre integrazioni alla perizia, ma il giudice ha ritenuto non fossero necessarie. Mi sono liberato di un grande peso, sono stati anni stressanti e la storia mi ha consumato parecchie risorse economiche…… ” .
A difendere Bortoluzzi l’avv. Martino Fogliato mentre l’accusa aveva dalla sua l’avv. Paolo Zornitta. A nulla sono valse le perizie calligrafiche a dimostrazione, secondo l’accusa, di come la grafia del graffito volgare apparso sul muro dell’edificio fosse la stessa delle scritte sulla lavagna esterna al locale: le osservazioni sono state smontate da una consulente portata in aula dalla difesa (……..)
(da il Gazzettino di Belluno 7 giugno 2018)